Un viaggio nella storia e nella cultura, immersi nella natura, anch’essa espressione di identità siciliana e di incontri di popoli. Da oggi si potrà tornare a farlo grazie alla riapertura al pubblico dell’area archeologica di Tindari e della Villa Romana di Patti.
All’attesissima inaugurazione, dopo la chiusura forzata dovuta all’emergenza Covid, hanno partecipato l’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà e il Direttore del Parco Archeologico di Tindari, Salvatore Gueli.
Il Teatro Greco di Tindari tornerà a breve ad essere anche luogo di iniziative culturali. All’apertura erano presenti oltre al sindaco di Patti Mauro Aquino, l’on.le Antonio Catalfamo capogruppo all’ARS della Lega e numerosi altri rappresentanti locali.
“Qui nell’area archeologica di Tindari, unica per la specificità dovuta al perfetto equilibrio di natura e cultura – ha detto l’assessore Alberto Samonà –, ci si rende conto di essere privilegiati, di trovarsi in un’Isola in cui la storia diviene occasione per vivere la cultura, farsi attraversare dalle vibrazioni del tempo. Come siciliani – ha precisato l’assessore Samonà – siamo chiamati ad essere i maggiori cultori, custodi e promotori della nostra Terra. E tornano alla memoria le parole di Salvatore Quasimodo che in “Vento a Tindari” pone al centro il contrasto tra il sogno della Sicilia dell’infanzia, luogo mitico di luce e di vita, e il presente calato, invece, nella realtà di una quotidianità sradicata dalle origini. Mi piace definire Tindari – ha concluso l’assessore Samonà – un luogo dal respiro universale in cui il quotidiano è occasione per riconciliarsi con l’assoluto”.
L’accesso al Parco sarà consentito dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00.
Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell’emergenza Covid ed evitare assembramenti, è obbligatorio effettuare la prenotazione on-line attraverso l’App Youline, al sito https://youline.eu/laculturariparte.html.