I fatti risalgono all’11 settembre dello scorso anno, quando nel quartiere Fondaconuovo di Barcellona Pozzo di Gotto rimase ferito da colpi di fucile Alessandro Genovese. Per quel tentato omicidio è stato condannato in abbreviato a dieci anni e otto mesi Salvatore Isgrò, 74 anni.
Dall’inchiesta condotta nell’immediatezza dei fatti dai Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, diretti dal Capitano Giancarmine Carusone e sotto il coordinamento della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, emerse che Alessandro Genovese era stato colpito alle spalle da due colpi di fucile a pallini mentre si trovava nei pressi dell’area recintata dove accudiva i suoi cani, nei pressi di una palazzina delle case popolari. E proprio quella cuccia con i cani sarebbe alla base del diverbio tra Isgò e Genovese. Genovese aveva accusato l’anziano vicino di essere stato lui a denunciare la presenza di quella cuccia alla Polizia Municipale.
E da qui – secondo quanto raccontato da Isgrò agli inquirenti – sarebbe scaturita anche un’aggressione. Così, il 74enne, salito a casa, ha imbracciato il fucile da caccia esplodendo tre colpi dalla sua camera da letto. Due hanno raggiunto Genovese che ha cercato rifugio in una vicina officina per poi essere accompagnato al Pronto Soccorso.
In casa di Salvatore Isgrò i Carabinieri ritrovarono un fucile calibro 12 Benelli e diverse cartucce compatibili con quelle esplose la sera precedente. L’accusa aveva chiesto per l’uomo dodici anni. Non è stata concessa la provvisionale alla vittima. A Isgrò sono stati concessi i domiciliari in attesa del processo d’appello.