Quando si dice un’amministrazione efficiente. Ieri la notizia del deturpamento della statua della Madonnina del Catafurco, a cui erano state mozzate le mani e la testa.
Un atto vandalico e irrispettoso nei confronti della comunità galatese, sia per l’alto valore simbolico della statua, che per ciò che rappresenta. Un gesto stigmatizzato dall’assessore Andrea Carcione, che aveva promesso di far ripristinare la statua nel più breve tempo possibile e riportarla al suo aspetto originale.
Dopo poco meno di 48 ore la statua della Madonnina è tornata nel suo luogo di origine, grazie anche al restauro dell’Assessore all’Istruzione Rosalia Vicario.
La statua ha per i fedeli di Galati Mamertino un fortissimo valore simbolico, in quanto era stata donata nel 2006 da due devote della frazione di S. Basilio, che avevano deciso di porla a protezione dello splendido sito naturale, dopo aver sognato contemporaneamente e nella stessa notte il simulacro della Madre Santa posizionato nella cavità dove poi è stata effettivamente riposta.
Il luogo dove la statua è esposta, può dunque tornare ad essere meta non solo per i fedeli galatesi, ma anche per i turisti.
L’assessore Andrea Carcione esprime sdegno per quanto accaduto, ma allo stesso tempo ringrazia la grande generosità da parte di tutti i cittadini galatesi, del comprensorio dei nebrodi e non solo.
“Un ringraziamento particolare – dice l’assessore Carcione – va fatto all’associazione ‘La cascata’ e a tutti coloro che che si sono prodigati ad impegnarsi a ripristinare il tutto a titolo gratuito, affinché la madonnina tornasse nella sua originalità iniziale.”