Oggi, alle ore 09:30, in via Pipitone Federico, luogo dell’eccidio, alla presenza delle massime Autorità della Provincia e della Città di Palermo, dei familiari delle vittime e di numerose autorità civili e militari è stata deposta una corona d’alloro per ricordare il 37° anniversario della strage in cui persero la vita il Giudice Rocco Chinnici, i Carabinieri di scorta, Maresciallo Ordinario Mario Trapassi e Appuntato Scelto Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi
A seguire, nella chiesa di San Michele Arcangelo, in via Sciuti, è stata celebrata la Santa Messa.
Al termine della funzione sono intervenuti l’ Avv. Giovanni Chinnici, il Procuratore Generale Roberto Scarpinato, il Presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca e il Generale Arturo Guarino, Comandante Provinciale dei Carabinieri.
La cerimonia si è conclusa con le parole dell’ Europarlamentare Onorevole Dott.ssa Caterina Chinnici.
Rocco Chinnici fu ucciso alle 8 del mattino del 29 luglio 1983 con una Fiat 126 verde, imbottita con 75 kg di esplosivo parcheggiata davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo, all’età di cinquantotto anni. Ad azionare il detonatore che provocò l’esplosione fu il sicario della mafia Antonino Madonia. L’unico superstite fu Giovanni Paparcuri, l’autista. I primi ad accorrere sul teatro della strage furono due dei suoi figli, ancora ragazzi, Elvira Chinnici di 24 anni e Giovanni Chinnici di 19, che erano in casa al momento dell’esplosione.