Le opere di 27 artisti provenienti da tutta Italia hanno aperto ieri sera la prima biennale internazionale d’arte di Acquedolci “Principessa Thea”. Ma già dalla prossima settimana il numero degli espositori è destinato a salire. Una mostra, realizzata grazie alla collaborazione tra il comune tirrenico, l’artista Tamara Gallo e la Galleria Palazzo Paveri Fontana, che da un lato sottolinea l’identità storica e culturale acquedolcese, con la scelta di intitolarla a Thea, nobildonna di alto rango, forse sacerdotessa, il cui scheletro, risalente ad 11 mila anni fa, è stato ritrovato nel 1973 nella grotta di S. Teodoro e dall’altro allestisce le stanze della casa comunale di Acquedolci, con opere d’arte contemporanea e dal valore transnazionale.
Un evento, che coniuga la sacralità dell’arte e il contrasto con il momento attuale, su cui più di tutto predominano scienza e concreto e che vuole essere anche un forte segnale di ripresa post-covid delle attività culturali per Acquedolci e tutto il comprensorio dei Nebrodi.