Visto l’aumento dei contagi da Coronavirus registrato negli ultimi giorni in Italia, si iniziano a prendere i primi provvedimenti. Nel pomeriggio ci sarà un incontro tra Governo e Regioni. In primis l’Esecutivo nazionale potrebbe chiudere le discoteche, che già con il Dpcm del 7 agosto scorso, che recita: “restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”, avrebbero dovuto essere chiuse.
Tuttavia con una deroga per le Regioni, la questione era stata ampiamente scavalcata. Proprio la Sicilia era stata una delle prime ad aprire le discoteche, secondo l’ordinanza in vigore da 15 giugno firmata dal Presidente Musumeci, al fine di ravvivare il turismo nell’isola.
Purtroppo visto l’indice di contagio in risalita, che porta la Sicilia in testa alla speciale classifica, il ministro della Salute Roberto Speranza, nel pomeriggio potrebbe presentare un provvedimento che vieta esplicitamente alle Regioni di derogare a questo speciale Dpcm. Anche il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nei giorni scorsi aveva ipotizzato la “chiusura dopo Ferragosto in tutte le Regioni”. Al momento sono due le regioni italiane che hanno in autonomia deciso di chiudere i locali da ballo: Calabria e Basilicata.
Ovvia la protesta dei gestori di locali. Il Silb, sindacato dei locali da ballo) stima che una nuova chiusura costerebbe «4 miliardi di euro». Lo spiega Gianni Indino, presidente Silb Emilia-Romagna al Corriere della Sera: «Ad oggi solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Qui sono a rischio 4 miliardi di euro. Da domani si rischierà di più con l’abusivismo».
Dall’altro il Codacons presenterà domani una formale denuncia contro il Governo Italiano e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica, in relazione alla .mancata chiusura delle discoteche. «Chiudere ora le discoteche quando tra luglio e agosto sono state organizzate centinaia di serate in tutta Italia vuol dire chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati», sostiene il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
In serata si saprà qualcosa in più, ma la decisione sembra essere già stata presa.