La morte di Viviana Parisi, trovata priva di vita sabato 8 agosto ai piedi di un traliccio della corrente elettrica in c.da Sorba a Caronia è avvolta nel mistero e questo complica le ricerche del piccolo Gioele.
Gli esiti degli esami medico-legali sin qui condotti sul cadavere, in avanzato stato di decomposizione, non hanno permesso ancora di stabilire la data della morte. Il copro presenta fratture multiple e i segni di un morso, forse due alla gamba, di un animale selvatico o un cane di grossa taglia. Sono pre o post-mortem?
Le scarpe di Viviana erano vicino al corpo, una all’interno del perimetro del traliccio, l’altra a poca distanza, sopra un cespuglio a 50 cm dal terreno. Erano pulite e con qualche graffio e ciò fa presumere che Viviana dal km 117 della A/20 dove ha abbandonato la sua auto dopo l’incidente, fino al punto di ritrovamento, non abbia percorso un lungo tragitto nella campagna. Un calzino al piede, l’altro stranamente sparito.
L’insieme di questi elementi è compatibile con una caduta dall’alto, ma gli inquirenti sul punto non escludono altre possibilità. Se il corpo non presenta ferite da arma da taglio o da fuoco, è pur vero che secondo l’esperto entomologo Stefano Vanin, l’avanzato stato di decomposizione non permetterà mai di svelare se la 43enne DJ sia stata vittima di strangolamento.
Le ipotesi sugli ultimi istanti di vita della donna sono tutte aperte e sono tutte al vaglio per ritrovare quanto prima Gioele, anche se, dopo 14 giorni le speranze di ritrovarlo vivo sono quasi azzerate. Potrebbe aver voluto togliersi la vita Viviana, buttandosi da quel traliccio, o essere stata spinta. Oppure essersi arrampicata per cercare di orientarsi nel bosco o per paura di qualche animale ed essere poi fatalmente caduta. Madre e figlio potrebbero anche essere stati aggrediti da due rottweiler, presenti in un appezzamento di terreno vicino al luogo del ritrovamento.
Il proprietario dei cani è stato sentito dagli investigatori nei giorni scorsi. Ma di Gioele cosa ne è stato? Le indagini della Procura di Patti si stanno concentrando sul viaggio di Viviana e sulla dinamica dell’incidente. L’ipotesi avanzata dagli inquirenti, ormai certi che Gioele la mattina del 3 agosto fosse in auto con Viviana al momento del sinistro, è che il bimbo possa essere morto o svenuto per l’urto e questo possa aver causato la crisi di panico e la reazione di fuga di Viviana. Ipotesi che non convincono affatto Claudio Mondello uno dei legali di fiducia della famiglia della donna.
Ma allora Gioele dov’è? Nulla si esclude al momento in un drammatico puzzle a cui ancora mancano tantissimi pezzi.