È un Paolo Borsellino umano, quello che amava scherzare con i colleghi per stemperare la tensione, quello che emerge dalle pagine del libro di Pietro Grasso, dal titolo “Paolo Borsellino parla ai ragazzi”, presentato ieri a Capo d’Orlando nell’ambito della rassegna “Notturno d’autore”.
L’ultima mattina della sua vita Paolo Borsellino si sveglia alle 5 ed inizia a scrivere agli studenti di una scuola di Padova, in risposta ad una lettera in cui i ragazzi lo rimproveravano di non aver presenziato a un convegno sulla mafia e gli ponevano alcune domande.
Il giudice però lascia a metà quella lettera, e 28 anni dopo l’ex Presidente del Senato Pietro Grasso raccoglie la sua penna per raccontare la storia di un gruppo di giudici e del loro straordinario coraggio.