È stato un risveglio insolito stamattina per i nasitani: il primo settembre, la giornata dedicata ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono, San Cono, quest’anno è diversa a causa dell’emergenza Covid.
Niente processione per le vie del paese, né bancarelle, ed anche l’imponente vara tradizionale, che generalmente viene portata in spalla da venti uomini, quest’anno è rimasta inutilizzata.
Le regole sul distanziamento sociale hanno infatti imposto alla festa delle modifiche radicali: stamattina le Sante Messe si sono svolte in Piazza Roma, ed alle 18:30 la Santa Messa Solenne celebrata da padre Pio Sirna.
Stasera alle 21:30 si svolgerà la veglia di preghiera vocazionale con Frà Felice e la comunità “In Spirito e Verità”, mentre a conclusione, alle 23:30, ci saranno come sempre i fuochi d’artificio.
La festa patronale di San Cono Abate, che si svolge ogni primo settembre a Naso, è tra le più attese e sentite del comprensorio Nebroideo. Ogni anno sono migliaia i fedeli che partecipano alla processione, scandita dal tradizionale coro, “Na vuci viva, razzii San Conu”.
La statua del santo patrono rimarrà nella Chiesa Madre per tutta la durata dei festeggiamenti, anche per via della capienza ridotta della Chiesa di Bazia. Anche le celebrazioni dell’ottava, che cadrà come ogni anno l’otto settembre, si svolgeranno dunque in Chiesa Madre o in Piazza Roma, nel centro storico, ed al termine dei festeggiamenti il mezzobusto del Santo e le Sacre Reliquie saranno nuovamente trasferite in forma privata nel tempio di San Cono e riposte nella Cripta.