Si è concluso oggi al Tribunale di Patti, con la condanna a 10 anni di reclusione, il procedimento di primo grado a carico di un assistente scolastico di Rocca di Capri Leone, ritenuto colpevole dai giudici della gravissima accusa di violenza sessuale su una minore, che soffre di deficit cognitivi.
Era metà febbraio del 2019 quando le docenti di un istituto di Capo d’Orlando contattarono il Commissariato paladino, raccontando che la studentessa, all’epoca dei fatti appena 16enne, , da qualche giorno si comportava in modo strano e, anziché arrivare a scuola in autobus, insieme ai compagni, veniva accompagnata da un estraneo con la sua vettura privata.
L’accompagnatore era legato da relazioni di amicizia alla famiglia della ragazzina ed era impiegato come assistente scolastico, collaboratore degli insegnanti di sostegno presso una scuola di primo grado di Capo d’Orlando.
Le indagini del commissariato orlandino, sotto le direttive del sostituto procuratore Alice Parialò, hanno portato in pochi giorni a documentare diversi casi di violenza sessuale compiuti dal 59enne (omettiamo il nome esclusivamente per tutelare l’identità della giovane vittima, vicina di casa ed amica di famiglia del condannato).
A difendere la famiglia della ragazza è stato l’avvocato Bernardette Grasso. Il collegio giudicante, composto dal presidente Ugo Scavuzzo (a latere Eleonora Vona e Francesco Torre) è andato anche oltre le richieste del PM, che aveva chiesto la condanna ad 8 anni.
L’uomo è stato condannato in primo grado anche al pagamento delle spese processuali, ivi comprese quelle di mantenimento in carcere. È stata dichiarata l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente la tutela, la curatela e l’amministrazione di sostegno ed anche da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate da minori.
L’uomo, che è stato difeso dall’avvocato Decimo Lo Presti, dovrà anche risarcire i danni subiti dalle parti civili (da liquidarsi in sede civile), e dovrà pagare le spese legali.
In giudizio si era costituito parte civile il centro antiviolenza “Pink Project” di Capo d’Orlando. All’associazione, che si occupa di dare sostegno alle vittime di violenza, il giudice ha liquidato le spese legali in euro 1.290.