Più volte si è cercato di far comprendere alla maggioranza le difficoltà di amministrare in una situazione di quotidiana emergenza e invece di fare squadra intorno all’amministrazione spiegando alla cittadinanza il perché di certe criticità, si è sempre preferito criticare, avversare alla maniera delle più demagogiche opposizioni. Così esordisce la replica del sindaco di Furnari Maurizio Crimi alla costituzione in consiglio comunale del nuovo gruppo autonomo composta dall’ex capogruppo di maggioranza Giuseppe Mendolia e da Paola Belardo, Antonina Fazio e Vincenzo Pelleriti.
Così la maggioranza non c’è più, ci sono invece tre gruppi; il secondo composto da Felice Germanò, Filippa Onnis, Patrizia Gullo e Sabrina Risica e l’opposizione con Mario Foti, Giuseppe La Macchia, Concetta Santangelo e Domenico Puliafico. “Le lagnanze contenute nel documento avrebbero avuto peso e maggiore credibilità se fossero state mosse nel periodo in cui all’interno dell’esecutivo vi era la presenza di quegli assessori espressione diretta proprio dei gruppi costituenti questo nuovo gruppo. Troppo facile e comodo accorgersi di certe criticità solo dopo le invitate dimissioni degli assessori di punta che hanno ricoperto il mandato per circa due anni.”
E poi in conclusione: “L’amministrazione sta lavorando tra mille difficoltà, per realizzare molti dei punti indicati nel vostro documento. Qualora foste di diverso avviso, siete liberi di attuare tutte le “misure”che riterrete opportune; ognuno è responsabile dinanzi alla comunità delle proprie iniziative e di tutte le sue decisioni. La nostra cittadinanza, ha concluso Crimi, è in grado di vedere oltre l’apparenza della contrarietà al rimpasto di giunta, un atto politico figlio di un modo di fare politica che storicamente ha condannato il futuro del nostro paese.”