Non sarebbe l’annegamento la causa della morte di Aurelio Visalli, il sottufficiale della Guardia Costiera che ha perso la vita sabato scorso nel tentativo di salvare un adolescente in difficoltà nel mare in tempesta di Ponente. Dalle prime indiscrezioni trapelate dopo l’autopsia sarebbe emerso che il decesso è avvenuto a causa di un violento trauma.
Entro i prossimi 90 giorni arriverà la relazione del medico legale Elvira Spagnolo Ventura. Presente all’esame tenutosi presso la camera mortuaria dell’ospedale “Fogliani” di Milazzo anche il professor Alessio Asmundo, nominato dai legali della famiglia del sottufficiale, Tommaso Calderone e Sebastiano Campanella. Nell’inchiesta aperta dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, al momento, non risultano iscritti nel registro degli indagati.
Il dolore dei familiari di Aurelio Visalli è grande, grandissimo. Ma vogliono andare fino in fondo a capire le esatte dinamiche della tragedia. Probabilmente stamattina la salma sarà restituita ai familiari e così sarà possibile organizzare anche i funerali che dovrebbero tenersi al Duomo di Milazzo. Sarà lutto cittadino anche a Venetico, dove Aurelio risiedeva e a Rometta, paese d’origine del sottufficiale.
E intanto ieri il ragazzino in difficoltà tra le onde che Aurelio ha tentato di salvare ha fatto sentire la sua voce affermando di non avere visto quell’uomo che cercava di salvarlo e che piange spesso pensando ai suoi figli e alla sua famiglia. In quei momenti di paura vedeva solo dei puntini sulla spiaggia. La mamma del giovanissimo, preoccupata per il clima di tensione creatosi attorno al figlio, ha deciso di rivolgersi a un legale, l’avvocato Maria Rosaria Cusumano.