Il governatore Musumeci sarebbe pronto a firmare una nuova ordinanza, utilizzando le indicazioni che nel pomeriggio di ieri ha dato il comitato tecnico scientifico, incaricato dalla Regione di consigliare il governo sulle misure da adottare per contrastare l’epidemia di Coronavirus. Ed è ormai risaputo che i pareri degli esperti sono orientati verso una nuova, pesante stretta, che il governatore ha discusso con la sua giunta regionale, nella riunione terminata nella tarda serata di ieri.
Drastiche le proposte del CTS, che la Regione Sicilia pare orientata a prendere seriamente in considerazione, dopo la drammatica giornata vissuta ieri, quando nell’isola si è registrato un nuovo record assoluto di contagi, 796 in 24 ore. Gli indicatori della Sicilia non sono ancora da allarme rosso, ma per la giunta regionale è inutile girarci troppo intorno prima di prendere decisioni drastiche. E i pareri degli esperti, anche a livello nazionale, sono tutti orientati su un’ulteriore stretta.
Dunque già oggi il governatore Musumeci dovrebbe firmare un’ordinanza che verte principalmente su quattro punti. Didattica a distanza dal secondo al quinto anno di superiori per almeno tre settimane, e nel frattempo didattica a distanza e tamponi rapidi per tutti, personale scolastico compreso.
Lo stesso dovrebbe valere per l’università, mentre per quanto riguarda i trasporti, capienza ridotta del 50%: dunque, i mezzi pubblici si potranno riempire solo per metà. Lo stesso Musumeci non ha escluso una limitazione agli arrivi in Sicilia da altre regioni, anche se questo, per ora, sembra essere scongiurato.
Ristoranti, pub e tutti i locali pubblici potrebbero essere costretti a chiudere alle 23, e infine sarà coinvolto l’esercito nel caso in cui fosse necessaria la costruzione di ospedali da campo, se l’emergenza dovesse assumere dimensioni che ovviamente nessuno si augura.