In commissione Attività produttive all’Ars è stato approvato, ieri, il disegno di legge presentato dal Governo regionale con cui si sospende il prelievo forzoso nei confronti dei lavoratori forestali siciliani che si erano visti riconoscere, anni fa, il pagamento di alcuni arretrati.
E’ il presidente della terza commissione, l’on. Orazio Ragusa, a chiarire che cosa è accaduto. “I lavoratori forestali da sempre, per il nostro territorio isolano, rappresentano un punto di riferimento essenziale per la tutela del patrimonio boschivo di cui la Sicilia si fregia ma anche per fronteggiare le numerose problematiche che si ravvisano sul fronte idrogeologico. E, poi, come non pensare che i lavoratori forestali sono stati utilizzati, di recente, dai comuni per attività di supporto che rientravano nei loro ambiti di competenza? Nel 2009 ai lavoratori forestali, anche a quelli della provincia di Ragusa, furono erogati alcuni arretrati. A fronte di tale provvedimento, nacque un contenzioso circa l’inopportunità dell’erogazione, risolto, poi, dalla Cassazione che decretò la restituzione, da parte dei lavoratori, delle somme in questione. In attesa che le risorse economiche prima erogate dalla Regione, venissero restituite quindi dai lavoratori, si sviluppò un dibattito molto acceso che coinvolse le organizzazioni sindacali, i lavoratori, la politica.
Ieri, il Governo regionale, dopo averla elaborata, ha predisposto una norma, approvata in commissione, con cui si sospende il prelievo ai danni dei lavoratori e lo si tramuta, comunque, in una forma compensativa quando saranno stipulati i contratti del nuovo contratto nazionale con gli stessi forestali. Quindi, sarà rispettata comunque la sentenza della Cassazione e ci mancherebbe altro, ma, allo stesso tempo, non si inciderà sulle economie personali dei lavoratori in un momento, tra l’altro, molto delicato come quello che stiamo vivendo. Diciamo che quella adottata dal Governo regionale è una soluzione sostenibile che, non a caso, ha trovato l’okay della terza commissione Attività produttive. Adesso, il ddl è pronto per l’aula a cui, naturalmente, spetta l’ultima parola”.