Dieci i progetti ammessi e finanziati per realizzare parchi gioco “inclusivi” e con difficoltà motorie nei comuni dell’area tirrenica e dei Nebrodi. Cinque sono quelli ammessi, ma non finanziati per carenza di risorse, otto quelli che non hanno raggiunto il punteggio minimo di 60 punti e infine due inseriti tra quelli irricevibili ed inammissibili.
A Gioiosa Marea è stato concesso un contributo di 38 mila euro, che permetterà di rimettere in sesto l’area adiacente a piazza Claudio Villa. Ora nell’ordine tutti gli altri progetti ammessi e finanziati con i siti di riferimento: la villa comunale “Europa” di Capo d’Orlando per 42.500 euro, piazza Dante e via Verdi di Brolo per 42.000 euro, villa San Giovanni di Alcara Li Fusi per 36.000 euro, un sito vicino piazza Faranda e alla strada statale di Caprileone per 27.000 euro, tre siti a San Piero Patti – piazza Dante, San Giovanni e villa comunale per 42.500 euro, poi San Piero di Militello Rosmarino per 42.500 euro, Contura di Galati Mamertino per 38.000 euro, via Vittorio Emanuele di Longi per 36.000 euro e infine il parco Robinson di Patti per 42.500 euro.
In avanti ci sono i progetti non finanziati, ma per carenza di risorse: Santo Stefano di Camastra 37.000 euro, Capizzi 48.000 euro, San Salvatore di Fitalia 48.000 euro, Castel di Lucio 36.000 euro e Castell’Umberto 41.000 euro.
Si prosegue con i progetti non ammessi, perché il progetto non totalizzato il minimo previsto dal bando, che era di 60 punti. Gli interventi riguardano i comuni di Floresta, San Teodoro, Piraino, Montagnareale, Torrenova, Raccuja, Ucria, Tortorici, Librizzi, Tusa, Mirto, Motta d’Affermo, Mistretta e San Fratello.
Restano i progetti irricevibili ed inammissibili: quelli di Acquedolci, Sant’Agata Militello, Reitano e Sinagra.
In totale sono state 96 le istanze ammesse per i comuni siciliani, 74 i progetti ammessi ma non finanziati per carenza di risorse, mentre 122 hanno ricevuto un punteggio inferiore al minimo richiesto – meno di 60 punti; infine 28 sono stati dichiarati inammissibili per carenza di documentazione.