Sono trascorsi quattro anni da quando è stato dichiarato il dissesto finanziario e, ad oggi, non ci sono tempi certi notizie utili a capire quando la città di Milazzo riuscirà a chiudere questa pagina. Il Sindaco Pippo Midili ha scritto così al Dipartimento Finanza Locale del Ministero degli Interni per sollecitare adempimenti finalizzati a chiudere la procedura. Il primo cittadino sostiene che “allo stato attuale non esiste una quantificazione certa della massa passiva del Comune di Milazzo e sono state concesse svariate proroghe alla fase di accertamento che ordinariamente dovrebbe concludersi in 180 giorni dall’insediamento dell’Organismo straordinario di liquidazione”.
Midili ha spiegato che l’ente necessita di avviare un percorso chiaro e univoco rivolto a una pace fiscale e amministrativa con la città che prevede di chiudere tutte le spettanze dovute a cittadini e imprese che, da molti anni, attendono di essere pagati. Per questo è stata prospettata all’organismo straordinario di liquidazione la necessità di accendere un mutuo alla cassa depositi e prestiti per chiudere i pagamenti e concludere quindi la procedura di dissesto finanziario. Invito reiterato dal sindaco che attende una risposta. Il primo cittadino contesta anche che, dopo due anni dall’ultimo insediamento della commissione liquidatoria, si è proceduto all’ennesimo incarico esterno per affidare a un professionista esterno l’esame delle pratiche presentate dai crediti per quantificare il dovuto e che tale incarico è stato affidato fino al 30 giugno del 2021 (a ridosso del quinto anno dalla dichiarazione di dissesto).