Sono arrivati questa mattina in Sicilia gli ispettori del ministero della Salute per far luce sulla reale disponibilità di posti letto di terapia intensiva nell’Isola. L’intervento si è reso necessario dopo le polemiche dei giorni scorsi, a causa dell’audio del Direttore Generale dell’Assessorato alla Salute Mario La Rocca, con cui quest’ultimo intima i sottoposti ad aumentare i numeri di letti in terapia intensiva da comunicare al Governo per evitare che la regione diventi zona rossa.
Gli ispettori inviati da Roma hanno già fatto una visita a sorpresa all’ospedale San Marco di Catania, accompagnati dai carabinieri del Nas, mentre questa sera si sono recati ad Enna. Non si conosce l’itinerario preciso delle ispezioni.
Nei giorni scorsi il sindacato dei medici ospedalieri Cimo, autore di una rilevazione sul campo dei posti letto nelle Rianimazioni, aveva sollevato dubbi sui numeri comunicati dal ministero, rilevandone 571, rispetto 817 totali comunicati dalla Regione al ministero attraverso l’apposita piattaforma informatica. Quindi circa 290 in meno. Al momento ci sono 243 pazienti ricoverati in terapia intensiva: se fossero confermati i numeri del sindacato dunque la Sicilia scavallerebbe il 42% dei posti disponibili, contro il 29% di quello attuale.
Come da prassi, dopo aver visitato le strutture dell’isola e fatto rientro a Roma, gli ispettori presenteranno una relazione al Ministero.