venerdì, Novembre 22, 2024

Patti: l’opposizione chiede le dimissioni di presidente e vice presidente del consiglio comunale

Patti Comune

“Fateci conoscere l’elenco dei debiti e dei crediti del comune di Patti, per predisporre una nuova proposta da sottoporre ai pareri dell’ufficio economico-finanziario.” Così hanno scritto in un’interrogazione i consiglieri comunali Natalia Cimino, Filippo Tripoli, Federico Impalà, Mariella Gregorio Nardo, Giacomo Prinzi e Giovanni Di Santo.

L’atto ispettivo, inviato al sindaco Mauro Aquino e al responsabile del settore economico-finanziario Carmelo Torre, trova la sua premessa nelle sedute consiliari del 3 e 17 novembre, durante le quali sono state sollevate, sempre dagli stessi consiglieri, una serie di perplessità e di richieste sul piano di riequilibrio; la minoranza avrebbe voluto approfondire questi punti, ma, a suo dire, si è riscontrato un atteggiamento di chiusura da parte dell’amministrazione. Ecco che i consiglieri hanno chiesto di sapere tra gli altri, se è stata mai effettuata una ricognizione dei debiti fuori bilancio durante gli anni passati, come mai nel rendiconto 2019, approvato ad agosto, non c’è traccia dei debiti fuori bilancio, poi se durante i due mandati dell’amministrazione Aquino siano state adottate le misure correttive disposte dalla Corte dei Conti.

Infine: ci sono crediti vantati dal comune? Questi ed altri i motivi che hanno determinato i consiglieri di minoranza ad astenersi, per cui il piano di riequilibrio proposto dall’esecutivo non è passato. E c’è di più. E’ stato stigmatizzato in negativo il comportamento del presidente del consiglio comunale Nicola Molica, che ha firmato, insieme ad altri consiglieri di maggioranza, un comunicato in un cui sono stati presidi mira pesantemente i consiglieri di minoranza. “Il suo ruolo gli imponeva e gli impone non solo garbo istituzionale, ma prova di assoluta imparzialità ed indipendenza; pertanto, avendo firmato quella nota si rende necessario mettere da parte il ruolo istituzionale, rassegnando le dimissioni; lo stesso avrebbe dovuto fare Carmelina Virzì, visto che anche lei, vice presidente del consiglio, ha firmato la nota di accuse rivolte alla minoranza.”

 

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