sabato, Novembre 23, 2024

Dpcm di Natale: il coprifuoco resta alle 22. Boccia: “Gesù può nascere anche due ore prima”

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Continuano i confronti sul Dpcm del 4 dicembre, per discutere sulle misure che caratterizzeranno le festività natalizie e il capodanno. La linea del governo al momento è quella di vietare gli spostamenti tra regioni, anche in zona gialla, restando però salva la possibilità di tornare a casa e ricongiungersi coi familiari, oltre a pochi «casi di necessità». Restano chiuse le scuole superiori, almeno fino al 7 gennaio.

La possibilità che la Befana porti con sé la terza ondata di contagi fa paura, eppure il governo sta pensando di non imporre un numero massimo di persone a tavola per Natale. Il confronto è ripreso oggi, e il premier Conte ha chiesto pazienza, sottolineando la necessità di “Altri sacrifici durante le festività natalizie, oppure a gennaio si rischia un alto numero di decessi”.

Il sistema rimarrà impostato sulle tre fasce di rischio e tra una settimana Lombardia e Piemonte potrebbero lasciare la zona rossa per quella arancione. I sindaci condividono la linea di Speranza di «potenziare le misure in zona gialla», ma contemporaneamente chiedono garanzie sulle perdite economiche che i nuovi divieti provocheranno. Sulla chiusura delle piste da sci italiane i governatori pretendono il blocco delle frontiere nazionali per impedire la concorrenza di altri Paesi come Austria e Svizzera. In ogni caso al ritorno dall’estero tampone o due settimane in quarantena.

Per quanto riguarda bar e ristoranti, l’idea del fronte del rigore è farli chiudere alle 18 anche durante le feste. Ma le Regioni protestano, sottolineando che avrebbe più senso tenerli chiusi a pranzo e aperti la sera.
Ancora da decidere l’orario del coprifuoco, ma l’idea è di lasciarlo alle 22: se nei giorni scorsi era trapelato il desiderio di Conte di far rientrare gli italiani a casa dopo la mezzanotte la vigilia di Natale, per consentire loro di andare a messa, il Ministro per gli affari regionali Francesco Boccia ha gelato le attese: «Non sarebbe un’eresia far nascere Gesù Bambino due ore prima, eresia è non accorgersi dei malati». Coprifuoco alle 22 anche a Natale e a Capodanno, insomma.

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