“L’acquisto del vaccino è centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani” ha detto il Ministro Speranza nell’informativa al Senato di questa mattina. “E’ probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione, l’Italia ha opzioni 202 milioni di dosi. Le prime dosi – ha affermato ancora – potranno cominciare ad essere disponibili da gennaio”.
“Ad oggi sono state indicate due date da Ema: 209 dicembre per vaccino Pfizer e 12 gennaio per vaccino Moderna. da queste aziende avremo 8mln di dosi da Pfizer e 1,346mila dosi da Moderna. Cuore della campagna vaccinale secondo le previsioni sarà tra la prossima primavera e l’estate”, ha detto il ministro della salute al Senato.
Le categorie da vaccinare con priorità, per primi, sono gli operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata per ottenere una maggiore copertura vaccinale e coprire persone con maggiori fattori di rischio. Con l’aumento delle dosi si vaccineranno anche le altre categorie, come le persone dei servizi essenziali come personale scolastico e forze dell’ordine. Nel caso poi di focolai in aree del paese, saranno destinate scorte di vaccini rispetto ai territori in difficoltà.
“L’obiettivo del governo è piegare la curva senza un lockdown generalizzato– ha proseguito il ministro -. L’esperienza di queste settimane ci dice che la scelta di un modello su gradi di rischio appare essere in grado di appiattire la curva del contagio senza un lockdown. La situazione pero è seria e non può essere sottovalutata.
Dobbiamo disincentivare gli spostamenti tra regioni il 25, 26 e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra comuni. Dobbiamo affrontare le feste con massima serietà se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il più possibile i contatti tra persone.”
Infine, ha concluso Speranza “Compatibilmente con l’evoluzione del quadro epidemiologico è obiettivo del governo riportare in presenza le scuole superiore.”