La Corte d’Appello di Messina ha assolto Tindaro Giuseppe Calderaio, perchè il fatto non sussiste.
L’uomo, di Capri Leone, difeso dall’avvocato Carmelo Portale, era imputato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il 24 febbraio scorso il tribunale di Patti lo aveva condannato a 6 mesi di arresto e 2000 euro di ammenda, oltre al pagamento delle spese processuali e alla sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un anno. In secondo grado, i giudici hanno accolto l’appello dell’avvocato Portale, assolvendo l’imputato da ogni accusa. Questi i fatti contestati.
Nella serata del 9 ottobre 2015 l’uomo si trovava alla guida della propria autovettura nel centro di Rocca di Capri Leone; fu sottoposto a controllo stradale ed invitato a sottoporsi a specifiche analisi mediche presso l’ospedale di Sant’Agata di Militello. All’esito di queste analisi, riscontrata la positività all’eroina, fu sequestrata l’auto e contestato il reato di cui al processo. Dopo la condanna del tribunale di Patti, ora la corte d’appello ha riformato integralmente la sentenza di condanna emessa in primo grado, scagionando definitivamente l’imputato con la formula più ampia.