Ci sono sette ragazzi e quattro ragazze che provengono dalla Sicilia, tra cui un orlandino, tra i 118 futuri ufficiali della Marina Militare che oggi hanno gridato “lo giuro!”.
Paolo Masciopinto oggi, 5 dicembre 2020, ha giurato fedeltà alla patria insieme ad altri 117 ragazzi, di cui 10 provenienti da Siracusa, Portopalo di Capo Passero, Francofonte, San Filippo del Mela, Trapani, Aragona, Acireale, Misterbianco e Mazara del Vallo.
I 114 allievi della 1^ Classe del Corso Normale e i 4 del XX Corso Piloti di Complemento che entrano oggi a far parte ufficialmente della grande famiglia della Marina Militare, che frequenteranno l’Accademia Navale di Livorno hanno giurato fedeltà alla Repubblica alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone e del comandante delle scuole della Marina, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino.
L’Accademia Navale di Livorno è stata, per la prima volta, testimone del grido degli allievi senza la presenza di parenti e amici più cari per le precauzioni da seguire per prevenire contagi da Covid-19.
“Il rammarico più grande è quello di non avere qui oggi le vostre famiglie”, ha esordito il Capo di Stato Maggiore, “e a loro va il maggior credito, perché hanno saputo instillare i valori basici, fondamentali, irrinunciabili, su cui la Marina poi costruirà il vostro futuro, formerà il vostro carattere e le vostre professionalità”.
I familiari e gli amici hanno però potuto seguire attraverso una diretta streaming sui Social della Marina Militare la formula del giuramento, con la quale gli allievi hanno consacrato il loro legame alla Patria.
“E’ un passaggio di testimone, perché noi oggi riceviamo un bene incommensurabile dalle radici sane e profonde”, che la Marina ha il dovere di valorizzare. “L’Accademia, per fare in modo tale che questi germogli sboccino, mette a disposizione vostra quanto di meglio ha”. Queste le parole iniziali del discorso del Capo di Stato Maggiore della Marina militare, ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, che ha poi continuato dicendo: “L’Accademia cercherà di insegnarvi quanto è importante il mare, che è l’ambiente dove voi lavorerete in futuro, quanto sia importante per il nostro paese, quanto siamo legati e vincolati a questo dominio, per la nostra economia, per la nostra democrazia e per la nostra sicurezza”. Ed infine ha concluso: “la Marina ha bisogno di donne e di uomini capaci, convinti, energici, eclettici, che possano proseguire e far continuare a vivere quegli ideali che hanno animato noi e tutti i nostri eroi e fare in modo tale che la Marina rispetti e porti egregiamente a termine le missioni che il nostro Paese ci affida”.
A causa delle restrizioni dovute alle norme in vigore per il contenimento dei contagi da COVID-19 il Giuramento si è svolto in forma statica, rimandando al prossimo anno tradizioni secolari quali il consueto defilamento della Bandiera nazionale e degli allievi lungo Viale Italia o la caratteristica “ritirata degli allievi” la sera prima del giuramento, nella quale i giuranti avrebbero sfilato, accompagnati dalla Fanfara dell’Accademia Navale, da Terrazza Mascagni sino all’ingresso in Istituto attraverso il varco di San Jacopo.