Nonostante fosse positivo al Covid-19 il titolare di un esercizio commerciale di Via Garibiali a Messina, continuava ad andare tranquillamente nel suo negozio.
L’accaduto è stato comunicato, con un post sul suo profilo Facebook, dal sindaco del comune di Messina Cateno De Luca. Questa mattina infatti, dopo una segnalazione, la sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale ha accertato che il titolare dell’attività, pur risultando positivo al virus, si trovava effettivamente in negozio per lavorare, violando l’obbligo di quarantena.
La Polizia, dopo avere contestato al soggetto contagiato la condotta illecita, informava anche i dipendenti presenti in negozio, che si dichiaravano ignari della circostanza (ed uno dei commessi ha dichiarato anche che la propria moglie è incinta) e provvedevano a fare chiudere il negozio.
La Polizia Giudiziaria sta provvedendo ad eseguire il contact tracing dei soggetti venuti a contatto con il caso covid, per l’adozione di tutte le misure di sicurezza previste nel DPCM.
Il Commissario Territoriale Covid dell’Asp di Messina, dott. Crisicelli, prontamente informato, sta provvedendo ad eseguire i tamponi sui dipendenti che lavorano nel detto centro. E’ stata informata anche la Procura della Repubblica per l’adozione dei provvedimenti del caso.
Nonostante la tempestività dell’intervento della Sezione Giudiziaria e l’intensa attività che è già stata avviata per ricostruire i contatti, risulta necessario avvisare pubblicamente la cittadinanza del rischio di esposizione al contagio da Covid-19.
Il sindaco poi ha invitato chiunque si sia recato nel negozio (sulla sua pagina FB trovate il nome) dal 25/11 al 05/12 a:
⁃ contattare il suo medico di famiglia denunciando di essere entrato in contatto con un caso di covid 19;
⁃ osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso;
⁃ oppure osservare un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.