Mentre all’aeroporto di Palermo si lavora per completare l’area in cui verranno effettuati i tamponi rapidi ai passeggeri in arrivo (qui la notizia), all’aeroporto di Catania i test saranno eseguiti nelle postazioni realizzate durante lo scorso mese di agosto all’interno del Terminal C.
L’area è totalmente dedicata ai controlli anti-Covid e finora è stata utilizzata per i passeggeri provenienti dalle zone a rischio.
I passeggeri in arrivo sbarcheranno come sempre al Terminal A, e poi si recheranno a piedi al Terminal C per effettuare il tampone.
Gli eventuali casi positivi saranno poi presi in carico dalle ASP. Questo vale per i passeggeri provenienti da voli nazionali, perché chi invece proviene da destinazioni internazionali è obbligato – per effetto del DPCM del 3 dicembre – ad effettuare il tampone nelle 48 ore precedenti al viaggio e ad arrivare quindi a destinazione con l’attestato di negatività.
A partire dal 10 dicembre e fino al 20 dicembre 2020, infatti, i passeggeri che rientrano in Italia da Paesi dell’area Schengen dovranno obbligatoriamente effettuare tampone (e ovviamente avere risultato negativo) – nelle 48 ore antecedenti alla partenza, mentre tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, tutti i passeggeri che sono transitati o provengono da Paesi Ue, Schengen e associati (per motivi che non siano di necessità) sono obbligati all’isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni.