sabato, Novembre 23, 2024

Sant’Agata Militello – Nuovo attacco della minoranza all’esecutivo di Mancuso

consiglio sant'agata militello

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei consiglieri comunali di minoranza di Sant’Agata Militello in merito all’ultimo consiglio comunale.

Di seguito il testo integrale:

I sottoscritti consiglieri di minoranza, all’esito di un consiglio comunale articolato in diversi step (una maratona durata tre giorni), in considerazione alla mancanza dei numeri da parte dell’amministrazione, che ormai non può contare sugli 11 consiglieri di maggioranza, non possono che constatare che sia l’amministrazione che i consiglieri di maggioranza hanno dimostrato  ancora una volta disinteresse totale alle esigenze dei cittadini.

Sono stati approvati gli emendamenti proposti dall’amministrazione, quasi tutti aventi ad oggetto l’impiego di risorse statali ricevute per l’emergenza COVID, anche con i voti dei consiglieri di minoranza.

Invece sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati dalla Minoranza, che miravano all’interesse della collettività.

1) Acquisto tablet per le famiglie meno abbienti. Bocciato

2) Acquisto Giochi per bambini dell’asilo. Bocciato

3) Risorse a sostegno per attività artigianale e commerciali. Bocciato

4) Risorse per sistemazione campetto di Scafone. Bocciato

5) Area attrezzata per cani , C.da Giancola. Bocciato

6) Risorse per la pulizia di villa Falcone . Bocciato

7) Risorse per il servizio idrico ( perdite di Acqua) Bocciato.

L’unica nota positiva del Consiglio è che molti Consiglieri si stanno rendendo conto da chi sono amministrati, l’amministrazione non ha i numeri per garantirsi un regolare Consiglio.

Proprio per tale ragione l’amministrazione ha avuto grande difficoltà nell’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

I sottoscritti consiglieri ritengono che le modalità con cui si è giunti alla votazione del Piano in parola potrebbero presentare dei vizi che potrebbero portare all’annullamento della delibera.

Il nodo dolente del predetto piano, osteggiato da noi consiglieri di minoranza, è la privatizzazione del cimitero.

Su tale scelta i sottoscritti consiglieri hanno espresso da subito contrarietà, ritenendo che la finanza di progetto, per come proposta, comporterà un vero e proprio monopolio, senza rischi per l’impresa e costi proibitivi per i cittadini, che comunque non avranno altra scelta che rivolgersi alla società che ne curerà la gestione per ben 25 anni.

Il piano triennale delle opere pubbliche, che ricomprende il progetto di privatizzazione del cimitero, è stato votato con i voti favorevoli dei Consiglieri Maniaci Giuseppe, Fanchina , Ortoleva Giuseppe, Barone Andrea, Indriolo Rino  e Reitano Laura, privo di immediato esecutività.

Contrari Puleo Giuseppe, Nunziatina Starvaggi, Recupero Melinda , Vitale Antonio e Brancatelli Monica.

Già nel corso del consiglio di ieri, prima di passare alla votazione del Piano i sottoscritti consiglieri di minoranza facevano rilevare che le modalità, con cui il giorno precedente si è arrivati alla conclusione della seduta ed all’aggiornamento del consiglio in seconda convocazione al giorno successivo (alle ore 16 del 18 dicembre), presentavano delle anomalie. Lo stesso dicasi con riguardo alle comunicazioni, rivolte consiglieri assenti il giorno prima, dell’aggiornamento del consiglio.

Si ritiene, pertanto, che l’aggiornamento del consiglio al giorno successivo possa presentare profili di illegittimità, che potrebbero avere viziato l’intero iter di approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche e che tale illegittimità potrebbe investire anche la delibera di approvazione del  bilancio di previsione 2020/2022, costituendo il primo un atto prodromico (atto preliminare necessario) all’approvazione del bilancio.

Nei prossimi giorni approfondiremo la questione e quindi concorderemo come operare per meglio tutelare l’interesse dei cittadini, ritenendo che ancora possa esserci qualche spiraglio per scongiurare la privatizzazione del cimitero.

Le firme sono di Nunziatina Starvaggi, Melinda Recupero, Giuseppe Puleo, Antonio Vitale e Monica Brancatelli.

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