I finanzieri del comando provinciale di Messina, nei giorni scorsi, hanno sequestrato 318 chilogrammi di artifizi pirotecnici, detenuti illegalmente e posti in vendita nonostante le restrizioni conseguenti all’emergenza epidemiologica, segnalando all’autorità giudiziaria di Messina due persone, messinesi, per detenzione e commercio abusivo di materiale esplodente.
I finanzieri hanno trovato numerose scatole contenenti circa 8 mila articoli pirotecnici, la maggior parte di origine cinese in un sottoscala di una palazzina di edilizia popolare nel quartiere di Fondo Fucile a Messina, una delle principali baraccopoli presenti in città. Tra il materiale esplodente sequestrato sono stati rinvenuti anche pericolosissimi petardi artigianali che rientrano, nella classificazione degli articoli pirotecnici, tra i fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale elevato e che sono destinati ad essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche, comunemente noti quali “fuochi d’artificio professionali”.
Erano detenuti e conservati in maniera totalmente irregolare, con conseguente grave rischio per l’incolumità pubblica: un’eventuale deflagrazione avrebbe potuto creare importanti danni strutturali all’intera palazzina. Durante le festività natalizie, come noto, si verificano il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio, anche e soprattutto illegali. L’uso incauto di questi fuochi può produrre lesioni gravi, in considerazione della loro elevata potenza: al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio.
Per questo motivo, la Guardia di Finanza è quotidianamente impegnata nel garantire alla comunità dell’intera provincia messinese festività sicure, evitando che momenti di gioia, pur con le limitazioni connesse alla pandemia in corso, possano trasformarsi in tragedie.