Il giorno del giudizio sarà il 21 gennaio alle ore 18.00. Per quella data è stato riconvocato il consiglio comunale di Furnari per approvare il bilancio di previsione e la Tari.
E se anche la manovra finanziaria dovesse passare, evitando lo scioglimento del consiglio comunale, non si nasconderebbero “contraccolpi”; tra gli altri anche la mozione di sfiducia al sindaco Maurizio Crimi: “E’ da un po’ che se ne parla, ma io sono pronto a questa evenienza, ha dichiarato il primo cittadino; se dovessero presentarla, io farò le mie valutazioni e replicherò.” E se su questa ipotesi ci sono solo rumors, è invece concreto il dibattito sul bilancio e sulla Tari; il sindaco si è detto certo che i consiglieri voteranno a favore. Ma andiamo con ordine. L’opposizione, con i consiglieri Mario Foti, Giuseppe La Macchia, Concetta Santangelo e Domenico Puliafico, ha richiesto e ottenuto dagli uffici l’incartamento del bilancio e degli allegati; sta approfondendo tutto quanto, per farsi trovare preparata per il 21 gennaio.
In avanti i quattro consiglieri che facevano parte della maggioranza, ora costituiti in gruppo autonomo e cioè Giuseppe Mendolia, Paola Belardo, Antonina Fazio e Vincenzo Pelleriti, il 30 dicembre 2020 hanno richiesto gli atti del bilancio e della Tari e poi un incontro con i revisori dei conti e con la ditta che ha fornito il software sulla Tari; può darsi che in queste ore avranno un riscontro alle loro richieste. In conclusione queste le previsioni in vista del 21 gennaio. Se i consiglieri non voteranno il bilancio, andranno tutti a casa, se invece lo voteranno, visti i malumori in aula, potranno presentare la mozione di sfiducia, salvo il sindaco riesca a riaggregare la sua ex maggioranza. Al momento quest’ultimo passaggio appare improbabile.