Una falda acquifera subalvea che dovrebbe risolvere, in via definitiva, le criticità legate alla penuria di acqua nella Città delle Ceramiche, che si verifica durante il periodo estivo, quando, oltre al fisiologico calo delle risorse, vi è una concomitante implementazione della popolazione con conseguente aumento della richiesta. La falda è’ stata captata sul versante stefanese di c.da Cinque Fonti, nei pressi della rotonda di intersezione tra la SS 113 e la 117.
I lavori di sondaggio erano stati predisposti dall’amministrazione comunale stefanese, impegnata da tempo a trovare soluzione alla carenza di risorse idriche durante l’estate, già lo scorso anno ed erano stati affidati alla ditta F.lli Carini di Acquedolci. I serbatoi di S. Stefano di Camastra, infatti, oltre a rifornire il centro cittadino stefanese, servono anche la rete idrica della vicina Torre Muzza e parte della frazione di Villa Margi, rispettivamente frazioni di Motta d’Affermo e Reitano.
Nella giornata di giovedì ad una profondità compresa tra i 110 e 140 mt, le maestranze del ditta hanno rilevato la preziosa vena acquifera. Nei prossimi giorni verranno effettuati i test tecnici per valutarne la portata e quelli microbiologici di laboratorio per la potabilità.
“Si tratta di un ulteriore buon risultato, da mettere a disposizione per la crescita della comunità.” ha commentato il sindaco, Francseco Re “Confidiamo che l’esito di questi accertamenti ci consenta di poter de finitamente affrancarci dal fabbisogno idrico, soprattutto durante la stagione estiva, quando si concretizzano i momenti di massima magra e, soprattutto, ci consenta di implementare ulteriormente le ore di erogazione giornaliera e migliorare la qualità dell’acqua distribuita”.