Il giudice monocratico del tribunale di Patti Maria Luisa Gullino ha disposto la scarcerazione della donna di Patti, accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi ai danni del marito.
Una circostanza avvenuta nel corso del processo per direttissima che si sta celebrando in questo momento, alla luce delle prime risultanze dibattimentali e visto anche il parere favorevole del pm Anna Maria Mastrandrea. La donna, difesa dall’avvocato Lucia Virzì, fin dall’udienza di convalida dell’’arresto, si è dichiarata innocente per i fatti accaduti l’11 gennaio scorso.
Nel corso della prima udienza del processo per direttissima, dalla documentazione che è stata prodotta dalla difesa, dall’esame della persona offesa e dalle testimonianze rese dalle persone informate sui fatti, è emerso un quadro della vicenda molto diverso da quello che era apparso nell’imminenza dei fatti. La difesa infatti è riuscita a dimostrare che l’arrestata aveva precedentemente denunciato il marito per vessazioni e continue umiliazioni, risultando vittima già da parecchio tempo di maltrattamenti da parte del marito, imputato in altro procedimento penale tuttora pendente.
In considerazione di quanto riscontrato in dibattimento, visto anche il parere del pm, sono stati revocati gli arresti domiciliari e la donna adesso è libera. Ma non finisce qui. Infatti il dibattimento proseguirà il 25 gennaio e all’esito del processo la difesa intende dimostrare che quanto accaduto è la conseguenza di contrasti a livello familiare e la reazione della donna si inquadra nella legittima difesa.