La terna commissariale che regge le sorti del comune di Tortorici è entrata nel pieno delle sue funzioni amministrative, ma prima di poter iniziare a gestire l’ordinario, si è trovata a dover fronteggiare l’emergenza covid-19 scoppiata subito dopo le festività natalizie. 70 i positivi accertati con test molecolare alla data del 03 febbraio, 8 i sospetti casi al test rapido in attesa di riscontro e 135 le persone in isolamento.
I viceprefetti Matilde Mulè, forte anche dell’esperienza maturata a Siderno in Calabria e Giuseppe Sindona e il funzionario economico finanziario Giulia Rosa, si sono, trovati, immediatamente dopo il loro insediamento, avvenuto a fine dicembre scorso, a dover fare i conti da un lato con il nuovo sistema di tracciamento, che ha ingenerato ritardi e lacune da più parti segnalati, e dall’altro anche con una sorta di reticenza, probabilmente per timore o diffidenza, di una parte della cittadinanza, a fornire informazioni utili alle mappature.
Nonostante gli appelli e l’attenta comunicazione istituzionale attraverso i canali social e il sito del Comune, anche l’adesione allo screening rivolto alla popolazione scolastica, è stata particolarmente bassa.
E ci sarebbero state anche violazioni di isolamenti e/o quarantene, circostanza che ha spinto la Commissione, in sinergia con le forze dell’ordine, a predisporre una stretta sui controlli sul rispetto delle disposizioni anticovid-19. “Nessuno sconto” hanno detto i commissari “per chi non rispetta le regole anti-contagio”. Un lavoro, in questa delicata fase, improntato alla continua interlocuzione con l’ASP e le altre autorità preposte, finalizzato a portare quanto prima la comunità oricense fuori dallo stato di emergenza.
Con ordinanza del 27 gennaio scorso, è stato disposto che i residenti che accusano sintomi compatibili con il covid-19 devono prendere immediato contatto con il proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta, e, a quelli invece risultati positivi al test rapido antigenico, di comunicarlo immediatamente al proprio medico o pediatra e di porsi in autoisolamento. Invitati, infine, i medici di base ed i pediatri, a prestare massima collaborazione affinchè le attività di tracciamento dei contatti stretti di casi confermati e le relative prescrizioni di isolamento, si svolgano con massima tempestività.