La Sicilia è la regione italiana con il più basso indice Rt: 0,66 a fronte di una media nazionale dello 0,95. Sulla base di questo dato l’isola da lunedì 15 febbraio passerà da zona arancione a zona gialla.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza e lo stesso ha fatto il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Dopo due settimane di zona rossa e altre due di zona arancione, per la Sicilia ci saranno meno restrizioni.
Lo certifica l’ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute (dati relativi alla settimana 1-7 febbraio 2021) secondo cui nell’Isola l’Rt è in discesa a 0,66 (il più basso d’Italia) e la classificazione complessiva del rischio bassa. Rimangono vietati gli spostamenti tra Regioni.
Cosa cambia in zona gialla?
Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. Ma rispetto alla zona arancione si potrà uscire dal proprio comune e gli spostamenti saranno liberi all’interno della regione.
Anche in zona gialla è possibile far visita a parenti e amici una sola volta al giorno negli orari consentiti per gli spostamenti (dunque tra le 5 e le 22) ma per un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione e ad eccezione di minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti.
Riaprono al pubblico bar e ristoranti, dunque non più solo servizio a domicilio e asporto. Con la zona gialla si potrà anche consumare cibi e bevande all’interno dei locali ma dalle 5 alle 18. Dopo le 18 ai ristoranti è consentito l’asporto, fino alle 22.
Riaprono i musei. In zona gialla possono riaprire i musei e le mostre (ad eccezione dei giorni festivi). Gli ingressi però devono essere contingentati.
I centri commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi, anche se possono svolgere l’attività al loro interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Restano chiuse palestre, piscine, ma anche centri benessere e termali. È permesso, invece, recarsi nei centri e nei circoli sportivi per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base.
Nel resto d’Italia
Due regioni sono classificate a rischio alto, 10 a rischio moderato e 9 a rischio basso. Sono 7 le regioni che hanno un Rt maggiore di 1.
Questi i dati dell’rt regione per regione: Abruzzo 1.22, Basilicata 1.2, Calabria 0.81, Campania 0.8, Emilia Romagna 0.94, Friuli Venezia Giulia 0.98, Lazio 0.96, Liguria 1.08, Lombardia 0.97, Marche 0.94, Molise 1.09, Piemonte 0.93, PA Bolzano 1.25, PA Trento 1.2, Puglia 1.05, Sardegna 0.87, Sicilia 0.66, Toscana 1.1, Umbria 1.2, Valle d’Aosta 0.77, Veneto 0.71.