Non ci fu alcuna violazione di sigilli, il fatto non sussiste. Così ha deciso il giudice monocratico del tribunale di Messina Francesca Capone nei confronti di Salvatore e Giuseppe Ruggeri, nella qualità di rappresentanti di una ditta e proprietari di un terreno a Valdina, difesi dall’avvocato Francesco Balletta.
I fatti oggetto del processo si sono verificati il 3 aprile 2014, quando la guardia di finanza di Milazzo ha proceduto al sequestro di un’area di circa 4.400 metri quadrati che sarebbe stata adibita a discarica di rifiuti non autorizzata. L’impresa che aveva in locazione l’area, nel frattempo, era stata dichiarata fallita; fu nominato custode giudiziario Salvatore Ruggeri, perchè proprietario del terreno. Il 19 febbraio 2015 fu effettuata una parziale bonifica dell’area.
Dopo due anni, il 9 settembre 2017, a seguito di un sopralluogo nella frazione Fondachello, all’incrocio tra la strada provinciale 58 e la strada Asi, le fiamme gialle verificarono che lo stato dei luoghi sarebbe stato modificato, perchè su questo sito non c’era più il tunnel mobile asportante in acciaio.
Dal dibattimento è emerso invece che la tensostruttura era stata acquistata da una terza persona direttamente dalla curatela fallimentare e oltretutto che questa stessa fosse stata collocata in un’area non sottoposta a sequestro. Al termine della discussioni finali, il pm ha richiesto l’assoluzione e così ha deciso anche il giudice, perchè il fatto non sussiste.