Per mettere in sicurezza e riqualificare il litorale di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, mancava un progetto adeguato.
La Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha colmato questa lacuna dopo un’attesa di oltre dieci anni, finanziando, prima, e aggiudicando, ora, le indagini biologiche, sedimentologiche e archeologiche, indispensabili per redigere il documento progettuale. A coordinare i rilievi, in virtù di un ribasso del 56,2 per cento, un team di professionisti sotto la supervisione della Artec Associati srl di Taormina.
Il tratto interessato è quello compreso tra i torrenti Termini e Longano: in tutto due chilometri di costa tirrenica presi di mira dalle mareggiate, che negli ultimi anni hanno eroso parti consistenti della spiaggia, senza considerare che anche la sede stradale del lungomare, nella zona adiacente alla foce, ha subito danni importanti.
Tra le misure previste, pennelli stabilizzatori e rifornitori della lunghezza di 70 metri con il primo tratto, più ampio, in ghiaia e la parte terminale in materiale sabbioso con altezza a pelo d’acqua. Opere che consentiranno di mettere in protezione, indirettamente, sia il centro abitato di Calderà sia la porzione di spiaggia a est del Longano, mete privilegiate dai turisti.