È ancora un Festival di Sanremo con tanta Sicilia, in questa 71esima edizione che volge al termine. Sicuramente la più complicata nella storia della kermesse, ma a riportare il sorriso nelle case degli italiani è la straordinaria comicità di uno showman sicilianissimo: Rosario Fiorello non delude e si muove con la sua solita leggerezza, l’ironia e l’eleganza della voce, nonostante il contesto complicatissimo, a partire dalla platea vuota, un controsenso per chi fa spettacolo.
Dopo i tanti duetti con Amadeus, ieri con le parrucche ad interpretare Sabrina Salerno e Jo Squillo in “Siamo Donne”, Fiorello fa anche l’infiltrato nel quadro di Achille Lauro: appare in total black con una corona di spine nere e manda in visibilio i social. Il siparietto quando è il momento di lasciare il palco, Fiorello non si schioda: “Sono un quadro e non posso muovermi”, dice, e viene caricato di peso da tre assistenti.
Con l’amico di origini palermitane, il direttore artistico Amadeus, la presentazione è sempre fluida e nonostante le serate si dilunghino fino ad orari proibitivi, anche a causa delle troppe interruzioni pubblicitarie, è complicato spegnere la tv e andare a dormire.
Intanto, in attesa della serata finale di questa sera c’è già il primo vincitore: il pugliese Gaudiano, con il brano “Polvere da sparo” ha trionfato tra le Nuove Proposte. Al secondo posto “Regina”, brano del palermitano Davide Shorty, che torna in Sicilia con il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e con quello dedicato al maestro Enzo Jannacci.
Altri siciliani tra gli ospiti: l’omaggio ad Ennio Morricone del Volo, con i siciliani Ignazio Boschetto e Piero Barone, ma anche Roy Paci, che insieme a Valerio Lundini ha duettato con Fulminacci in “Penso Positivo” di Jovanotti.
Tra i big, la sala stampa punta tutto sui cantautori siciliani Colapesce e Dimartino, primi classificati della quarta serata. Il primo di Solarino, in provincia di Siracusa, il secondo di Misilmeri, nel palermitano. “Musica leggerissima”, questo il titolo della canzone.
Nella classifica generale, al termine delle quattro serate, Ermal Meta si conferma al primo posto e resta il favorito per la vittoria finale con la sua “Un milione di cose da dirti”. Al secondo posto c’è Willie Peyote con Mai dire mai (la locura) e al terzo Arisa con Potevi fare di più.
Nella classifica generale, prima di Colapesce e Dimartino, all’ottavo posto, ci sono altri siciliani, La Rappresentante di Lista, band nata dieci anni fa dall’incontro tra la cantante Veronica Lucchesi e il polistrumentista Dario Mangiaracina. Il loro brano, “Amare”, occupa un ottimo settimo posto. Stasera staremo a vedere quali sorprese ci riserverà la serata finale.