In Italia preoccupa la diffusione delle varianti del Sars-Cov-2 ed il governo corre ai ripari. Il Consiglio dei Ministri, infatti, sta lavorando ad un nuovo decreto legge per sostituire il Dpcm in vigore, con le nuove regole che dovrebbero scattare lunedì 15 marzo.
Resterà confermato il sistema a fasce di colore, dunque niente lockdown nazionale. Sarà però più facile entrare in zona rossa: le aree in cui i contagi superano i 250 casi su 100mila abitanti a settimana passeranno automaticamente alle misure maggiormente restrittive, così come quelle in cui preoccupa l’indice di trasmissibilità Rt o l’occupazione dei posti in terapia intensiva, ma anche in base al numero di cittadini vaccinati.
Tra le novità del nuovo decreto anche misure più restrittive per le regioni in fascia gialla, e chiusure totali per la settimana di Pasqua, proprio come era accaduto per le festività natalizie. Scienziati e ministri sembrano infatti concordi sul fatto che un allentamento in occasione delle festività potrebbe causare una diffusione altissima del Covid-19. Per questo il decreto prevederà divieti mirati in quei sette giorni e in particolare da sabato 3 a lunedì 5 aprile. Limitati al massimo gli spostamenti, niente pranzi né incontri con più persone non conviventi e si va verso la chiusura di bar e ristoranti nei giorni festivi e prefestivi, così come avvenuto a Natale.
Per l’ufficialità bisognerà attendere l’analisi degli ultimi dati e il confronto con le Regioni, ma pare che prevarrà la richiesta dell’Istituto superiore di sanità e del Comitato tecnico scientifico, che chiedono limitazioni agli spostamenti e ai contatti tra i cittadini.
L’idea però non piace al centrodestra e dunque la decisione sarà presa oggi, dopo il confronto con i presidenti di Regione.