Bene il collegamento con la stazione ferroviaria Fontanarossa Aeroporto, ma male le coincidenze dei treni dalla Sicilia soprattutto con i primi voli del mattino.
Questo il giudizio di Giosuè Malaponti, presidente del Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer, dopo che la Regione ha annunciato la possibilità di prendere il treno e raggiungere l’aeroporto etneo; per il comitato c’è stata troppa enfasi per un’opera che doveva rientrare, già da sempre, nella normalità, vista anche la dislocazione dei binari a ridosso dell’aeroporto e con due stazioni vicine Acquicella e Bicocca. E c’è di più.
La fermata dell’aeroporto era stata programmata e prevista per settembre e poi spostata a dicembre 2020 ed ancora spostata di tre mesi, mentre il dipartimento regionale dei trasporti non ha proceduto a regolare gli orari ferroviari dando così la possibilità di poter prendere i primi voli del mattino. Il comitato fa un plauso al governo Musumeci per la realizzazione dell’opera ma non ha condiviso le affermazioni dell’assessore regionale ai trasporti Marco Falcone sulla possibilità di prendere l’aereo dal 13 marzo partendo in treno da Messina, Taormina, Fiumefreddo, Giarre, Acireale, Siracusa, Augusta, Lentini, Caltagirone e, ancora da Enna, Caltanissetta.
Per il comitato i primi treni del mattino, da qualsiasi direzione si provenga, non garantiscono la possibilità di prendere i primi voli aerei e si potevano creare le coincidenze con i treni provenienti dalla direttrice tirrenica – Milazzo, Barcellona, Patti – fino a dove arriva il doppio binario – su Messina con i treni per Catania aeroporto, ma non è stato fatto. Per questo il comitato pendolari ha chiesto nell’immediato di rivedere gli orari dei treni per raccordarli ai primi voli del mattino, visto che la Regione ha avuto tutto il tempo necessario, per garantire un servizio di mobilità treno – aereo efficiente ed efficace così come è stato per i collegamenti ferroviari per l’aeroporto Punta Raisi di Palermo.