Così come aveva già annunciato il rappresentante del movimento “Siciliani Liberi” di Patti Enzo Natoli nel luglio dello scorso anno, anche il presidente dell’associazione culturale “Patti e Diritti” di Patti Fabrizio Trifilò ritiene che sul prg debba deliberare il nuovo consiglio comunale e la nuova amministrazione.
Una deduzione ovvia, determinata dal fatto che si è ormai alla fine del mandato e dunque ad ottobre i cittadini dovranno decidere che dovrà governare la città per i prossimi cinque anni. Ma l’avvocato Trifilò è andato oltre, inviando un’istanza al rup del pug – che ha sostituito il prg e cioè il piano urbanistico generale geometra Antonino Cusmà Piccione; è stato evidenziato come sussistano dubbi di legittimità sulla procedura adottata dal comune pattese, sia perchè l’atto di indirizzo non è di facile lettura per i cittadini e poi perchè non sono stati adottati gli studi propedeutici e le linee guida della legge regionale 19 del 2020.
Motivi di opportunità, ha scritto ancora Trifilò, imporrebbero l’adozione del nuovo pug, dopo l’adozione del piano territoriale regionale e del piano della Città Metropolitana di Messina. In ogni caso, pur premettendo tutto questo, l’associazione ha voluto sottolineare suggerimenti e proposte su centro storico, commercio ed attività produttive, infrastrutture e servizi generali, agricoltura, verde urbano e turismo.