Si annuncia una nuova gara per l’affidamento del faro di Capo d’Orlando. E non si esclude che proseguiranno i ricorsi in via amministrativa, con la presentazione dell’appello al Cga da parte di “Nebros srls”.
Sono considerazioni successive alla sentenza emessa dai giudici della terza sezione del Tar di Catania. Era stata la “Nebros”, azienda a capo di un raggruppamento temporaneo di imprese, rappresentata dagli avvocati Gianfranco Passalacqua e Antonio Barbera, a presentare ricorso contro il Ministero della Difesa, rappresentato dall’avvocatura distrettuale dello Stato di Catania e contro “Difesa Servizi spa”, rappresentata dagli avvocati Salvatore Dettori e Teresa Felicetti.
Era stato chiesto l’annullamento della determinazione di “Difesa Servizi spa” del 19 marzo dello scorso anno, nella parte in cui ha disposto l’esclusione di “Nebros” dalla procedura di gara per l’affidamento del Faro di Capo d’Orlando ed ha annullato la determina di aggiudicazione a favore della stessa. Il Tar aveva accolto la sospensiva richiesta da “Nebros”, ma ora, nel merito, ha ritenuto il ricorso infondato.
I giudici hanno valutato le questioni legate al capitale sociale dell’azienda, che avrebbe dovuto essere già costituito alla data della presentazione dell’offerta e cioè il 29 dicembre 2017 e sul ritardo dell’emanazione del provvedimento rispetto alla verifica della documentazione amministrativa, sede in cui non le sarebbe stato mosso alcun rilievo e la mancanza della comunicazione di avvio del procedimento.
Chiuso il discorso al Tar, le strade ora sono due: una è l’indizione di una nuova gara d’appalto. L’altra, a seguito di questa sentenza del Tar, la presentazione dell’appello al Cga, che potrebbe stoppare la nuova gara. Infatti “Nebros” potrebbe ripresentare tutti i motivi del ricorso di primo grado, inclusa la richiesta di risarcimento del danno.