«Come cittadina, testimone di giustizia e parlamentare, sono indignata per la decisione dell’Avvocatura dello Stato di aprire alla liberazione condizionale per i condannati all’ergastolo ostativo, anche in assenza di collaborazione con la giustizia. Una scelta che rischia di smantellare l’intero sistema di contrasto alle mafie ideato e voluto da Giovanni Falcone. E che per di più potrebbe finire per accogliere alcune delle richieste messe nero su bianco nel noto papello di Totò Riina. Ciò che la mafia stragista non è riuscita ad ottenere quando il “capo dei capi” era ancora in vita, è ora a portata di mano grazie anche al colpevole dietrofront dell’Avvocatura».
Lo dichiara Piera Aiello, deputata del Gruppo Misto, testimone di giustizia sotto scorta per minacce mafiose e membro della Commissione Antimafia.