Non ha fatto altro che confermare quello che è sotto gli occhi di tutti, l’ingegnere Placido Migliorino, l’ispettore inviato dal Ministero delle Infrastrutture per fare il punto sulle condizioni delle autostrade siciliane. La A20 Messina – Palermo è un colabrodo. Gallerie pericolose, cavalcavia pericolanti, barriere inesistenti, un dossier che porta ad una sola conclusione: bisogna chiudere.
Il primo divieto di transito contenuto nella dossier di 50 pagine redatto dall’ingegnere Migliorino e consegnato al Cas, alla Prefettura di Messina ed al Ministero riguarda otto gallerie della Messina-Palermo. La prima che dovrà essere chiusa è la galleria Telegrafo, in direzione Messina, quotidianamente scenario di incidenti e da anni ridotta a un senso di marcia. Poi non possiedono i requisiti di sicurezza le gallerie San Giovanni, Perara, Baglio, Mongiove, Torretta, Calavà e Petraro, in direzone Palermo.
“Devono essere chiuse, perché c’è il rischio che possano cadere pezzi dal rivestimento, quindi è necessario ispezionarle, metterle in sicurezza e poi riaprirle”, sottolinea Migliorino.
E’ la mappa di un disastro quella tracciata dall’ingegnere Migliorino. In troppi punti della A20 la sicurezza degli automobilisti è a serio rischio, e non si può continuare a circolare in queste condizioni, se prima non vengono effettuati seri interventi di manutenzione.
L’ispezione segue i provvedimenti, più o meno recenti, della magistratura. A cominciare dall’ultimo, quello della Procura di Barcellona del 5 marzo scorso, con cui sono stati sequestrati ben 22 cavalcavia autostradali.
Negli ultimi due anni il Cas è intervenuto con alcuni lavori già programmati, ma il punto, come ribadisce Migliorino, è che gli interventi sono stati scarsi le condizioni delle infrastrutture dell’A20 non consentono di transitare in sicurezza tra Messina e Palermo.