Poiché non si conosce la data esatta della nascita di Dante Alighieri, la giornata a lui dedicata è stata istituita il 25 marzo: si tratta, secondo gli studiosi, del giorno in cui lo stesso Dante, accompagnato da Virgilio, inizia il viaggio della Divina Commedia.
Sono diverse le attività e le iniziative organizzate per celebrare la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Anche quest’anno, a causa del coronavirus, molte di queste saranno virtuali ma non meno numerose. Già nei giorni che hanno preceduto il 25 marzo, il Ministero ha coinvolto le scuole con una serie di eventi: laboratori di realtà virtuale, videogiochi, app sulla geografia dantesca. E ancora, declamazioni, versi in rap, endecasillabi cantati in coro.
Ma non solo scuole: anche in altre sedi sono previsti incontri, letture e seminari dedicati a Dante. Tra gli eventi principali, quello della lettura del canto XXV del Paradiso da parte di Roberto Benigni, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro della Cultura, Dario Franceschini, al Salone dei Corazzieri del Quirinale.
Iniziative anche all’estero: a Parigi, con una lettura in lingua francese e italiana di alcuni brani tratti dalla Vita Nuova di Dante, l’Ambasciata d’Italia festeggia il Dantedì nella cornice del Teatro Siciliano dell’Ambasciata italiana nella capitale francese.
Di Dante tanto si è scritto e tanto si è parlato. A 700 anni dalla sua scomparsa continua a essere presente tra i banchi di scuole. Probabilmente senza di lui, la lingua italiana, non sarebbe stata la stessa. Il Professore Alessandro Barbero, storico divenuto ormai un riferimento anche per le nuove generazioni, grazie alle sue spiegazioni mai banali, ha scritto di recente un libro sulla vita privata del Sommo Poeta.
Emerge una figura di Dante umana, diversa dalla concezione mitizzata che si lui. Ma era un uomo del 1300, in piena era medievale. Un uomo con i suoi pregi e i suoi difetti. Un uomo divenuto però, grazie ai suoi versi, immortale.