Conclusa anche la terza udienza del processo scaturito dall’operazione “Nebrodi” che si è tenuta oggi nell’aula bunker del carcere di Gazzi a Messina. La sessione di oggi è stata dedicata al controesame del collaboratore di giustizia Giuseppe Marino Gammazza, ex organico al clan dei Batanesi, che ha deciso di svelare i segreti di cosa nostra dei Nebrodi agli inquirenti, all’indomani dell’arresto nella imponente operazione coordinata dalla DDA peloritana e relativa alle truffe ai danni dall’AGEA e della Comunità Europea sui fondi per l’agricoltura.
Nella scorsa udienza Marino Gammazza aveva risposto alle domande dai sostituti Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti. In apertura il collegio giudicante, Presidente Scavuzzo, a latare Vona e La Spada, dopo essersi ritirato in camera di consiglio ha rigettato le istanze presentate dai difensori durante la precedente udienza. Si trattava di eccezioni sollevate in merito all’utilizzabilità di alcuni verbali di interrogatorio, in quanto depositati in ritardo, rispetto al momento di assunzione delle dichiarazioni.
Oggi il giudici avevano onerato la Procura di depositari i verbali illustrativi dei collaboratori di giustizia che, lo ricordiamo sono 3, Giuseppe Marino Gammazza, Carmelo Barbagiovanni e Salvatore Costanzo Zammataro, oltre le copie integrali dei verbali di interrogatorio, in quanto sono stati depositati solo i riassuntivi. La Procura ha chiesto dal Tribunale di poter, intanto, procedere con escussione di tutti i collaboratori e poter depositare successivamente i verbali integrali, anche a seguito delle rimostranze del collegio difensivo.
Nella prossima udienza che si terrà martedì 6 aprile 2021 verranno, quindi, ascoltati gli altri due collaboratori di giustizia, Carmelo Barbagiovanni e Salvatore Costanzo Zammataro.