Una comunità da oltre un anno senza asilo nido comunale. Accade a Mistretta, dove con una nota protocollata il 7 aprile scorso al comune una ventina di mamme, che hanno sottoscritto il documento, chiedono lumi sul servizio dell’asilo nido, fermo ormai dal dicembre 2020, quando il comune ha concesso i locali comunali del nido di via Gramsci all’ASP di Messina, per ospitarvi l’USCA.
Nella nota si chiede di conoscere il perché il responsabile dell’asilo nido non abbia prospettato, al momento della richiesta dell’ASP di ottenere dal comune locali idonei ad ospitare l’USCA, una soluzione alternativa o cercato di individuare un altro edificio comunale. Invece, da un anno e più, denunciano le mamme, i bambini non possono frequentare l’asilo in assenza di alternative, con i relativi disagi che ne conseguono sia per i piccoli che per i genitori.
Un servizio educativo e sociale di interesse pubblico sospeso, dunque, ad oltranza, con danno per i bambini dai 3 ai 36 mesi che lo frequentano e che qui trovano stimoli che consentono la costruzione dell’identità, dell’autonomia e l’interazione con altri bambini attraverso figure qualificate, e per le famiglie, per le quali i servizio rappresenta un sostegno nella cura dei figli e nelle scelte educative, soprattutto ove vi siano genitori che lavorano. Ed un’ulteriore privazione per i più piccoli, già penalizzati e costretti a ridurre al minimo i momenti di socialità, a causa della pandemia.
Le mamme amastratine chiedono alle autorità competenti di trovare soluzioni soddisfacenti per fare ripartire questo fondamentale servizio, visto che la convezione fra ASP e comune ha la durata di un anno e quindi, nei locali di via Gramsci dovrà continuare ad operare la locale l’USCA.