sabato, Novembre 23, 2024

Coronavirus – Torrenova, duro attacco del sindaco Castrovinci sul sistema di tracciamento “Gli isolamenti li faccio io”

Salvatore Castrovinci
Salvatore Castrovinci, sindaco di Torrenova

“Da una settimana faccio io il tracciamento, i provvedimenti di isolamento e di quarantena, grazie anche alla collaborazione ai medici di famiglia ed ai pediatri, che mi comunicano  tempestivamente i casi di positività. Ho firmato una mia ordinanza sindacale, dove ordino a tutti i residenti e i domiciliati nel territorio comunale di Torrenova di comunicare tempestivamente al Comune di Torrenova, in persona del sindaco pro tempore, a mezzo comunicazione telefonica o mail, l’eventuale positività al covid-19 e la sottoposizione a provvedimento di isolamento per positività o quale contatto con soggetto positivo.”

Questa la presa diposizione del sindaco di Torrenova, Salvatore Castrovinci. “La colpa dei contagi è di un sistema malato” tuona Castrovinci. “Ho mandato una nota al presidente della Regione, al commissario straordinario, al direttore ASP Bernardo Alagna, al commissario straordinario Alberto Firenze e al Prefetto; chiedo di capire da che parte stanno, o stanno dalla parte del virus, della diffusione, degli interessi degli incarichi o stanno dalla parte dei cittadini, dei dottori, degli infermieri, dei gestori di attività, degli imprenditori. Devono decide da che parte stanno, perché se noi dobbiamo battere veramente questo virus non si può dare la possibilità a dei contatti stretti di soggetti positivi di non avere nessuna misura di prevenzione, di non essere in isolamento.” Durissimo l’attacco di Salvatore Castrovinci, primo cittadino torrenovese, che con una lunga diretta facebook ha spiegato, senza peli sulla lingua, quali sono, secondo la sua esperienza sul campo, i buchi nel sistema di gestione della pandemia in atto e in particolare le modalità di tracciamento dei soggetti positivi al coronavirus e dei contatti stretti.

“Non siamo mai stati ascoltati” esordisce Salvatore Castrovinci, partendo dalle numerose richieste inoltrate insieme agli altri sindaci del distretto D31 alle autorità sanitarie regionali e provinciali e rimaste lettera morta. Richieste e proposte che non hanno mai ricevuto risposta, accusa Castrovinci, presentate a partire da novembre 2020 mettendo a disposizione dell’ASP il proprio personale dipendente per supportare i servizi di tracciamento nella gestione dei casi positivi al coronavirus, chiedendo un macchinario per processare i tamponi molecolari in loco, chiedendo di implementare il personale del dipartimento di prevenzione dell’ASP di S. Agata Militello, dove si è lavorato per mesi ed in piena emergenza sotto organico, con soli 4 medici, che hanno risposto con immenso sacrificio alle esigenze di un territorio che conta 70.000 utenze. Nessuna risposta, denuncia Catrovinci, nemmeno dopo l’incontro per avviare un tavolo tecnico, ottenuto grazie all’onorevole Bernardette Grasso, nel quale sono state esposte tutte le esigenze dei sindaci del distretto sanitario D31, tra cui la necessità di avere a disposizione una piattaforma telematica sulla quale avere i dati aggiornati e in tempo reale sulle positività. “Silenzio assordante da parte delle istituzioni”, attacca Catrovinci, “in questa pandemia siamo da soli, a lottare contro i mulini a vento.” Poi continua “Non mi stupisce la notizia che la Sicilia sia dichiarata zona rossa, ma sono disgustato […] ll covid ha due facce della stessa medaglia, la prima faccia è rappresentata da chi vuole combattere a mani nude e lotta contro questo maledetto virus […] e l’altra è rappresentata da quelli che si arricchiscono. C’è gente che questa pandemia spera che duri per altri 10 anni, perché si arricchisce …”

“Vi dico io quello che sta succedendo in questa terra bella e maledetta” denuncia Castrovinci “Il nostro sistema di tracciamento non esiste” e parla di 3 aspetti, tre “vergogne” del sistema che farebbe acqua da tutte le parti.  “I sindaci, massima autorità sanitaria locale, sono totalmente esclusi dal tracciamento dei postivi e dei contatti” accusa Castrovinci” Un sindaco non sa quanti positivi e quanti contatti di positivi ha nel proprio paese e questo è una vergogna” e aggiunge “se il sindaco, la polizia locale, le forze dell’ordine no sanno che c’è un positivo nel proprio paese, chi fa la sorveglianza attiva del positivo?” chiede Castrovinci. Altra nota dolente è la gestione e la raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi, considerati rifiuti speciali. “Chi dice agli operatori ecologici quali sono i rifiuti da prendere e quali no?” chiede Castrovinci, se il sindaco non è informato sui positivi presenti sul territorio? Attacca poi Castrovinci in merito alla questione relativa ai bambini entrati in contatto con un positivo e posti in isolamento e i cui i genitori sono considerati, invece, contatto di secondo livello, quindi liberi di uscire. Il tampone di verifica, spiega Castrovinci, riportando un esempio concreto, viene effettuato a 10 giorni o più di  distanza. Quindi l’eventuale successiva positività del bambino viene rilevata dopo che i genitori, che saranno a questo punto considerati contatti di primo livello di positivo, nel frattempo  hanno però avuto altri contatti, diffondendo il virus. Ma il vero buco, per Castrovinci nel protocollo sanitario è quello che attiene alla procedura relativa all’attuale sistema di tracciamento. Nonostante i protocolli e le circolari governative  equiparino i test molecolari e quelli rapidi e la positività ad uno dei due dovrebbe far scattare l’isolamento fiduciario e la quarantena dei contatti stretti del soggetto positivo, nel nostro territorio i passaggi, non prevedono nessun tracciamento per i soggetti postivi al test rapido, che inizia soltanto dopo il risultato positivo al test molecolare. Castrovinci, infatti, sostiene che quando un soggetto è positivo al tampone rapido,  il laboratorio ha obbligo di comunicarlo all’ASP, che lo invia all’USCA che convoca il soggetto per eseguire il molecolare. Nel frattempo il tracciamento non viene effettuato. L’esito viene poi comunicato al commissario straordinario che, se positivo, lo inoltra al team di psicologi che poi provvedono al tracciamenti.  Un giro, afferma Castrovinci, che da al virus 4/5 giorni di vantaggio prima che il tracciamento e le disposizioni di isolamento e quarantena siano attivati.

Il sindaco, inoltre annuncia controlli serrati, specie nelle giornate del 25 aprile e del primo maggio.

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