lunedì, Novembre 25, 2024

Limitato il conferimento in discarica a Lentini, Laccoto: “Provvedimenti immediati per evitare l’ennesima emergenza”

laccoto
Foto AMnotizie

“Come un film già visto, ci troviamo a rincorrere l’ennesima emergenza rifiuti, peraltro ampiamente prevista. L’allarme che avevo lanciato lo scorso febbraio con una interrogazione parlamentare è rimasto purtroppo inascoltato e adesso, nell’immediato, occorrono interventi straordinari per evitare gravissimi problemi di natura igienico-sanitaria.

Ma, al tempo stesso, occorre una programmazione seria e attenta per giungere alla realizzazione di nuovi impianti pubblici e privati prioritariamente destinati al conferimento della frazione secca/indifferenziata e della frazione organica”.

E’ il commento dell’on. Giuseppe Laccoto rispetto alla decisione, già annunciata, da parte della Sicula Trasporti che gestisce la discarica di Lentini di limitare a partire da oggi il conferimento quotidiano dei rifiuti a mille tonnellate al giorno fino a giungere il prossimo 30 aprile, alla chiusura definitiva dell’impianto.

“Sulla questione rifiuti si è stati costretti a navigare a vista ma qui si rischia il naufragio con pesantissime ripercussioni ambientali ed economiche per buona parte dei comuni messinesi e della Sicilia Orientale. – afferma ancora l’on. Laccoto – Affrontare in modo responsabile e senza preconcetti il tema dei termovalorizzatori non è più rinviabile: non si può più rimandare il problema. Occorre valutare anche quegli impianti programmati e finanziati da aziende private in aree ben definite e corredate dalle necessarie autorizzazioni che possono dare una risposta immediata e concreta alle esigenze dei territori.

Inoltre – prosegue l’on. Laccoto – la nostra Regione paga la cronica carenza di impianti di compostaggio che costringe i Comuni a girovagare in tutto il Sud Italia con costi notevoli per gli enti locali e, di conseguenza, per i cittadini. Non si può chiedere agli utenti di intensificare la raccolta differenziata e non avere la disponibilità degli impianti. E non si possono neppure attendere due anni, quando va bene, per la realizzazione di nuovi impianti ad opera delle SRR, le società deputate ad organizzare la raccolta dei rifiuti nell’ambito territoriale di riferimento. Bisogna dare delle risposte ai Comuni e, soprattutto, ai cittadini. E bisogna darle subito”.

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