Dal 26 aprile i ristoranti potranno riaprire all’aperto, anche a cena, nelle regioni gialle. All’aperto si potrà ripartire anche con le altre attività di sport e spettacolo. Così in conferenza stampa il Premier Draghi, che ha dichiarato: «Saranno consentiti gli spostamenti tra le regioni gialle e con un certificato si potrà andare anche nelle regioni arancioni e rosse».
Le riaperture potranno riguardare sia il pranzo, sia la cena ma soltanto nei locali che hanno spazi all’aperto. Rimane però il coprifuoco alle 22.
Il testo del decreto, non ancora disponibile, dovrebbe chiarire diversi aspetti che sono stati lasciati in sospeso nella conferenza stampa.
“Un rischio che si fonda su una premessa: i provvedimenti, quale l’obbligo delle mascherine, devono essere osservati”, spiega Draghi. La priorità delle riaperture in arrivo andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto, dunque. Come ha ribadito anche il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Nei luoghi all’aperto – ha spiegato – è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso”.
Il governo ha individuato un percorso di gradualità: dal 15 maggio dovrebbero riaprire le piscine, il 1° giugno le palestre, il 1° luglio potranno svolgersi le fiere e gli eventi.
“La prima data chiave è il 26 di aprile, quando ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi c’è una road map che ci accompagnerà e che monitoreremo passo dopo passo”.