“Chi vive con amore, non muore mai del tutto”, è questo il messaggio che trapela dagli innumerevoli post sui social dedicati ad Antonio Pettignano, docente di inglese al liceo “Sciascia-Fermi” di Sant’Agata Militello, scomparso ieri all’età di 61 anni.
La notizia della sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella vita di tanti suoi colleghi e tanti studenti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo durante il proprio percorso scolastico.
Antonio Pettignano era il professore che tutti avrebbero dovuto e voluto avere; non si poneva mai in una posizione di superiorità rispetto ai suoi alunni, data la sua esperienza, la sua età ed il suo ruolo, piuttosto preferiva sentirsi alla pari, come un amico. Riusciva a scindere lo studente dalla persona e forse è per questo che è riuscito ad entrare nel cuore dei suoi studenti.
Era gentile, affabile, carismatico, anticonvenzionale, ma soprattutto rock. Amava la letteratura inglese, le opere in versi, le tematiche profonde, esistenziali, religiose ma poteva vantarsi di una vasta conoscenza anche su altri campi: cinema, musica, arte… e tante passioni che si divertiva a condividere in classe.
Tutti quelli che lo hanno conosciuto gli sono riconoscenti per qualcosa, perché non potranno mai dimenticare i bei momenti passati assieme al “prof.Petty “. Metteva sempre di buon umore, anche se per lui non era un momento roseo, ma ci riusciva ugualmente con la sua ironia e la sua bontà.
Qualità rare, che lo hanno reso la persona che tutti stanno ricordando affettuosamente con un sorriso e una lacrima.
Forse non sarebbe particolarmente entusiasta di questo articolo, se mai potesse leggerlo, perché non gli è mai piaciuto stare al centro dell’attenzione né tanto meno essere commiserato. La riservatezza era il suo scudo.
Il mestiere di insegnante, si sa, è molto complesso ma lui sapeva ricoprire questo ruolo perfettamente, con quella dignità e umiltà che lo contraddistinguevano. Non ha lasciato solo un segno, ma tanti insegnamenti.
La redazione di AMnotizie si unisce al cordoglio della famiglia.