Il comune di Novara di Sicilia rappresenta la provincia di Messina nella “rete italiana delle feste dedicate a Sant’Antonio Abate”. Il progetto ha preso il via nel marzo scorso e Novara di Sicilia, insieme a Pedara, comune della provincia di Catania, porteranno il nome della Sicilia.
Fanno parte di questa “rete” per la salvaguardia e valorizzazione delle feste del santo del fuoco e degli animali anche Campobasso, Collelongo (L’Aquila), Fara Filiorum Petri (Chieti), Macerata Campania (Caserta), Novoli (Lecce) e San Mauro Forte (Matera). Sant’Antonio Abate è ricordato nel calendario dei santi il 17 gennaio ed è festeggiato con grande devozione soprattutto quale protettore degli animali e del fuoco.
La “rete”, come laboratorio culturale a tutto campo, si prefigge di operare nel campo della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, della protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali. Novara di Sicilia ha dato l’ok per aderire a questo progetto anche perchè una delle sue antiche e prestigiose chiese è intitolata proprio a Sant’Antonio Abate.
L’esecutivo di Gino Bertolami, in possesso di una progettazione esecutiva, redatta dall’architetto Salvatore Gitto, punta ora al restauro conservativo, all’abbattimento delle barriere architettoniche ed al miglioramento sismico. L’importo è di oltre 942 mila euro. Sono stati programmati la manutenzione straordinaria di tutta la copertura, il consolidamento delle lesioni sui prospetti, il rifacimento degli intonaci esistenti e degli infissi, la realizzazione dell’accesso ai portatori di handicap e di tutti i servizi e la dismissione ed il ricollocamento della pavimentazione interna dissestata.