Antonino Cappadona non è più il sindaco di Floresta. Dopo 2 anni e 11 mesi si conclude la sua amministrazione nel comune montano. Ieri infatti è stata approvata la mozione di sfiducia per porre fine alla sindacatura del sottoufficiale in pensione dell’Aeronautica Militare.
Erano necessari 7 voti su 10 per ottenere la sfiducia e sia la minoranza che alcuni consiglieri di maggioranza hanno votato a favore che è stata approvata intorno alle 19.30.
Lucia Lo Grande, Marco Scalisi, Tindara Carmela Pedalina, Filippo Monforte, Maria Grazia Tranchita, Antonino Casella e Antonio Stroscio, che era stato battuto dallo stesso Cappadona alle ultime elezioni del 2018 con appena 4 voti di scarto. Sono questi i sette firmatari, che hanno votato compatti.
Tra i sostenitori del sindaco si è astenuta Maria Concetta Scalisi, mentre a favore di Cappadona hanno votato la presidente Tiziana Liuzzi e il consigliere Vincenzo Albana.
L’ormai ex sindaco, si è difeso fino alla fine, ma non è bastato. Domenica ha tenuto un comizio in piazza Umberto con la presenza, a difesa del suo operato, del deputato regionale di Diventerà Bellissima Pino Galluzzo. Prima della votazione aveva presentato una lista con una relazione biennale di quanto realizzato.
L’ex primo cittadino però aveva da tempo perso anche la maggioranza, con molti consiglieri che si erano dichiarati indipendenti.
A Floresta arriverà a breve un commissario straordinario, nominato dalla Regione. I tempi sono abbastanza stretti, ma tutto fa pensare che si possa tornare alle urne già da questo autunno, per le elezioni amministrative di ottobre.