sabato, Novembre 23, 2024

Vaccini anti-Covid – Alle Eolie tocca a Stromboli. La Sicilia regala 50mila dosi di AstraZeneca alla Puglia

Vaccini Stromboli

Si è spostata a Stromboli, oggi, la campagna vaccinale di massa che riguarda le Isole Eolie. Dopo Salina, Alicudi e Filicudi, il programma di vaccinazione per rendere l’arcipelago eoliano Covid Free in vista dell’estate domani si sposterà a Panarea, poi a Vulcano prima di completare con Lipari.

Intanto però, mentre i siciliani sperano di passare in zona gialla a partire da lunedì, monta la polemica sulle 50 mila dosi di vaccino AstraZeneca in scadenza che l’isola ha deciso di inviare in Puglia e il Pd all’ARS ha chiesto delucidazioni al governatore Nello Musumeci.
Ma non sono solo i siciliani a rifiutare il vaccino prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese: nella regione Lazio, dove ai cittadini è concesso di prenotare il vaccino che si preferisce, la gente ha molto gradito Pfizer, siero che è già sold out per il mese di maggio. In particolare però sono le regioni del Sud che faticano a inoculare il siero: in Sicilia il 52% delle dosi consegnate sono ancora in frigorifero. Ed il trasferimento in Puglia di 50mila dosi inutilizzate, che Lombardia e Piemonte avevano pubblicamente richiesto, è previsto per domani. Le dosi arriveranno in Puglia, regione che brilla in efficienza vaccinale: dopo il Veneto, è l’area che ha somministrato più dosi in assoluto (il 92,1% di quelle ricevute).

Non è ancora dato sapere cosa succederà a fine giugno, quando l’Unione Europea non rinnoverà il contratto con AstraZeneca. Le consegne per il 2021, comunque, saranno rispettate e l’Italia aspetta ancora 33 milioni di dosi.

Ma non è ancora sicuro a chi dovrà essere destinato il siero di Oxford. Attualmente il ministero della Salute ha indicato l’uso preferenziale agli over 60, ma si resta in attesa di una nuova presa di posizione del Comitato tecnico scientifico di Aifa. Gli esperti avevano già spiegato che il rischio di rare trombosi era decrescente al crescere dell’età, visto che gli eventi avversi colpivano quasi esclusivamente donne al di sotto dei 60 anni.

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